Vai al contenuto
Home » Apertura porta su muro portante: caso studio

Apertura porta su muro portante: caso studio

Nuove aperture per la nuova proprietà

La proprietà aveva l’esigenza di creare un’apertura di collegamento tra il pranzo e il salotto e due aperture tra pranzo e cucina, per permettere una migliore ridistribuzione degli spazi e avere la zona giorno tutta collegata, all’interno di un progetto di ristrutturazione dell’appartamento.

Procedura utilizzata

Step1: Sopralluogo sul luogo dell’intervento e individuazione della tipologia strutturale del muro in questione

In accordo con il progettista architettonico incaricato di sviluppare il progetto di distribuzione degli spazi si è fissato un appuntamento con la proprietà presso l’appartamento in questione per verificare se i due muri da aprire fossero in mattoni pieni o in mattoni forati e stabilire dunque la fattibilità dell’intervento.

Infatti se il muro è in mattoni forati non si configura come elemento strutturale e dunque non è in genere necessario effettuare opere di rinforzo per creare una nuova apertura.  Non serve fare il deposito della pratica all’Ufficio Sismica della Regione Toscana.

Se invece il muro è in mattoni pieni, anche se non sostiene direttamente i solai, ha comunque una funzione di irrigidimento nei confronti dell’azione sismica, dunque  In base alla legge sismica, se vengono fatte aperture in muri portanti o di controvento, è necessario effettuare opere di rinforzo per non variare significativamente la rigidezza della parete in muratura. In questo caso serve la pratica all’Ufficio Sismica della Regione Toscana a firma di un tecnico abilitato.

Come si fa a capire se un muro è in mattoni pieni o in mattoni forati?

  • Dallo spessore della parete compreso l’intonaco: se è di 10-12cm massimo, quasi certamente è in mattoni forati o in cartongesso; se è di 15-17cm o maggiore è quasi certamente in mattoni pieni
  • Dal suono: se battendo sopra il muro si ottiene un suono “vuoto”, probabilmente la struttura del muro è in mattoni forati; se diversamente suona “pieno”, probabilmente la struttura del muro è in mattoni pieni
  • Da un saggio effettuato con un muratore, togliendo un piccolo pezzo di intonaco e rompendo 1-2 mattoni del muro

In questo caso i muri erano entrambi in mattoni pieni a una testa (costruito con un solo paramento di mattoni), di spessore pari a 12cm al netto dell’intonaco, pertanto è stato necessario eseguire il progetto strutturale da presentare all’Ufficio Sismica della Regione Toscana.

Step 2: Redazione progetto strutturale e deposito pratica al Genio Civile

Dopo aver compreso la tipologia dell’intervento e aver concordato con il progettista architettonico e la committenza le dimensioni e la posizione delle nuove aperture, si provvede a redigere il progetto strutturale, che prevede di effettuare opere di rinforzo per non variare la rigidezza del muro a seguito dell’indebolimento creato da una nuova apertura.

Una delle soluzioni più frequenti è la realizzazione di una cerchiatura,  che consiste nel riquadrare il foro della nuova apertura con profilati in acciaio opportunamente dimensionati a fronte di calcoli strutturali che tengono conto delle caratteristiche di resistenza e rigidezza del muro prima e dopo l’intervento.

In alternativa, se la nuova apertura da realizzare non è molto grande, si può effettuare un intervento di intonaco armato con rete su entrambe le facce della muratura e mettendo in opera solo un architrave.

Step 3: Scelta dell’impresa esecutrice dei lavori

Dopo aver completato il progetto e aver redatto il computo metrico, unitamente ai computi del progetto architettonico e impiantistico, la proprietà sceglie l’impresa per effettuare i lavori di ristrutturazione

Step 4: Deposito del progetto all’Ufficio Sismica della Regione

Si è presentato il progetto strutturale all’ufficio preposto, tramite il portale telematico. Il progetto si compone di:

  • Relazione generale sull’intervento
  • Relazione di calcolo
  • Piano di manutenzione delle strutture
  • Tavole grafiche comprensive di particolari costruttivi e decorativi
  • Tavole del progetto architettonico presentate in Comune per ottenere la SCIA o il Permesso di Costruire         

Fino a che il progetto non è stato depositato, le opere strutturali non possono iniziare.

Dalla teoria alla pratica: parte il cantiere

Nell’esecuzione della cerchiatura si procede per gradi:

  • dopo aver puntellato il muro soprastante, si inserisce l’architrave
  • poi si demolisce il muro sottostante
  • poi si inserisce il profilato di base e i montanti
  • infine si saldano le piastre di irrigidimento e le zanche di ancoraggio dei montanti con la muratura
  • L’esecuzione dei lavori viene seguito con frequenti sopralluoghi in cantiere.

Una nuova distribuzione

Infine si raggiunge l’effetto finale raggiunto dalla committenza, che ha realizzato il collegamento tra i vari ambienti della zona giorno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *